| ERANOS-JUNG LECTURES 2024 | Magic and Science in the Modern Age: From the World of Secrets to Public Knowledge

EJL2024-03

Magic and Science in the Modern Age: From the World of Secrets to Public Knowledge

Conferenza: Magia e scienza in età moderna: dal mondo dei segreti al sapere pubblico

Relatore: Franco Giudice (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)

Data: Venerdì 17 maggio 2024, ore 18:30

Luogo: Monte Verità (Ascona), Auditorium

Ciclo: Eranos-Jung Lectures 2024 - I grandi cantieri della contemporaneità. Sguardi sui nodi del presente

Lingua: Italiano

Moderatore: Fabio Merlini (Fondazione Eranos, Ascona / SUFFP, Lugano)

A seguire, discussione con il pubblico e aperitivo

La videoregistrazione della conferenza sarà successivamente visionabile nel canale YouTube ufficiale della Fondazione Eranos.

Presentazione della conferenza

Abstract:

Alle soglie della modernità, scienza e magia sono ancora avvolte da un legame difficile da sciogliere. Sono, per così dire, in un rapporto di contiguità e non di netta opposizione. La rinascita della magia era legata alla traduzione, tra il 1461 e il 1463, da parte di Marsilio Ficino del Corpus Hermeticum, che fu poi pubblicato nel 1471: una raccolta di testi di carattere teologico e magico-astrologico, attribuiti alla leggendaria figura di Ermete Trismegisto, ossia “tre volte grande”, presunto fondatore della religione degli Egizi, contemporaneo di Mosè, nonché fonte di Pitagora e Platone. Ciò che caratterizza questi testi è l’idea che ogni oggetto dell’universo sia costituito di simpatie occulte che lo connettono al tutto; che ogni cosa sia divina; che tra il macrocosmo (l’universo) e il microcosmo (l’uomo) esistano precise corrispondenze, che l’uomo è in grado cogliere. In particolare, il mago è colui che sa penetrare in questa rete di corrispondenze, poiché ne conosce i segreti e riesce – tramite invocazioni, immagini, talismani, ecc. – a usarle a proprio vantaggio. Segreti appunto, che vanno celati e resi irriconoscibili, come patrimonio esclusivo di una cerchia di eletti. Ai testi del Corpus Hermeticum fanno riferimento Copernico, Keplero, Newton, giusto per fare alcuni nomi dei padri fondatori della scienza moderna, ai quali non apparivano come relitti di tenebrose superstizioni del passato, bensì come un antico e saldo patrimonio di ieee, cui attingere e con cui confrontarsi. Nonostante questa permanenza, emerge però anche un atteggiamento diverso, di forte contrasto del sapere segreto dei maghi. Si fa sempre più strada l’idea che la scienza è una forma di sapere universale, comprensibile a tutti e che tutti possono contribuire a costruire. L’idea cioè che la scienza deve essere pubblica e che la segretezza più che un valore è un disvalore.

Bio-bibliografia del relatore

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La Fondazione ha voluto interpellare alcuni protagonisti del mondo culturale odierno, chiedendo loro di presentare i progetti e i temi sui quali stanno lavorando. L’idea è quella di far dialogare a distanza sguardi qualificati sui nodi del nostro presente, per evidenziarne i rischi, le opportunità e le prospettive. Non, certo, per ascoltare l’ultima parola su quanto accade oggi, bensì per entrare nei loro laboratori di pensiero e cercare di mettere a fuoco una sorta di geografia in fieri del tempo presente: per orientarsi, per trovarsi, per tracciare la mappa di possibili percorsi virtuosi – nonostante il disorientamento e l’incertezza che ci caratterizza, in un’epoca ricchissima di risorse tecnologiche, ma poverissima di futuro. Anziché invitarli a riflettere su un tema-fil rouge, come è prassi usuale delle Eranos-Jung Lectures, abbiamo voluto offrire ai relatori la possibilità di presentare al pubblico le questioni alle quali stanno lavorando, per vedere come si costruisca lo sguardo su un oggetto, attraverso quale sensibilità, quali preoccupazioni, quale desiderio di comprensione, quale metodo. E, ovviamente, quale passione. Sarà un viaggio che ci permetterà di visitare alcuni grandi “cantieri della contemporaneità” che lavorano su molteplici ambiti tematici: lo stato di salute delle nostre democrazie; il destino dell’oggetto “libro” e dell’interiorità nel tempo dell’infinita distrazione e dei social media; la realtà del metaverso, il superamento dell’umano e le risorse della mistica; il percettivo sonoro in una società che sollecita continuamente il senso dell’udito; la solitudine dell’artista nel mondo scintillante della mercificazione della creatività; le derive del divino; il senso del fare cultura. In sostanza: un viaggio fuori e dentro di noi.


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